Fatto in Casa

di

Nino Romeo

regia, scene e luci

Nino Romeo

con

Graziana Maniscalco e Nino Romeo

Debutto Roma, Metateatro, 20 gennaio 1993


“Fatto in casa” è stato proposto per dodici stagioni consecutive; in circa quattrocento repliche ha riscosso successi in tutta Italia.


All’interno di un impianto geometrico che richiama vagamente Girotondo di Schnitzler si susseguono sei scene nelle quali l’uomo e la donna assumeranno i ruoli di Padre e Figlia, Moglie e Marito, di Amanti; di Madre e Figlio, di Marito e Moglie e, ancora, di Amanti, per perdere, infine, nell’Epilogo, ogni connotazione relazionale e scoprirsi Uno e Una (o, forse, due Niente).

Pur mantenendo una costante identità, il marcato dialetto catanese consente all’uomo e alla donna di affrontare ciascun ruolo con l’acceso realismo di un’identificazione forzata. A questo realismo fa da contrappeso l’ostinato lirismo dei dialoghi, imperniati su un unico argomento: il sesso; o meglio, la sua genitalizzazione.

E geometria, identità e mutazione di ruoli, realismo, lirismo, morte, sesso non perseguono alcuna astrazione o metafora, nessun tentativo di indagare recondite turbe nei rapporti familiari e coniugali ed extraconiugali; l’Uomo e la Donna, forse, hanno subìto un sogno – un incubo – all’unisono.

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